Riproduzione e Sterilizzazione dei Conigli

Analizziamo la Riproduzione dei Conigli e l'eventuale successiva Sterilizzazione

Per quanto riguarda la riproduzione dei conigli è ben noto che questi animali si riproducono con una facilità estrema e con un’alta frequenza. Il coniglio nano, a differenza di quello che ha taglia normale, può partorire al massimo tre o quattro conigli ogni gestazione. Vediamo ora la fisiologia dell’apparato di riproduzione del coniglio.

L’Apparato di Riproduzione del Coniglio

Nel coniglio in genere la maturità sessuale si raggiunge dopo 4 mesi dalla nascita nella femmina, invece dopo 5 mesi nel coniglio maschio. Ma questi periodi sono indicativi e possono variare anche in funzione della singola razza o della taglia. Generalmente le razze di tipo gigante tendono a maturare sessualmente più tardi rispetto alle razze più comuni di tipo commerciale.

In genere negli allevamenti dei conigli per la carne si tende ad accoppiare, in media, la femmina verso i 4 mesi e mezzo, il maschio verso i 5 mesi e mezzo.

Il coniglio è un animale a ovulazione indotta, cioè l’ovulazione non avviene indipendentemente dall’accoppiamento, ma viene indotta proprio dal coito.

La Monta dei Conigli

La monta di tipo naturale prevede il fatto che la femmina sia quella che viene portata dal maschio. Se questa è ricettiva allora prenderà una posizione incurvata di lordosi e lascerà farsi coprire con molta facilità. In genere è preferibile fare accoppiare la femmina del coniglio solo quando i suoi genitali assumono un particolare colore che può variare dal rosso intenso fino al bluastro: in questo caso la femmina del coniglio sarà ancora maggiormente ricettiva e accetterà la copertura del maschio molto più facilmente e di buon grado. Se le condizioni di accoppiamento sono le migliori, l’accoppiamento può durare in tutto anche solo pochi istanti e, nel momento in cui avviene l’eiaculazione il coniglio maschio cadrà su di un fianco ed emetterà un piccolo grido. Dopo pochi minuti il coniglio maschio sarà però di nuovo capace di coprire il coniglio femmina e in genere è opportuno permettere al coniglio maschio di fare un secondo accoppiamento per poter avere maggiori probabilità di gravidanza per la femmina.

Subito dopo l’accoppiamento il coniglio femmina viene in genere messa di nuovo nella propria gabbia e poi lasciata tranquilla fino a che non finisce la gravidanza.

La Gestazione dei Conigli

La gestazione di un coniglio dura in genere dai 29 ai 31 giorni, e una media precisa di 30 giorni: la variazione è in funzione sia del numero che della dimensione dei cuccioli che devono nascere. Nei 5 o 6 giorni successivi nella femmina avviene l’impianto nell’utero dell’embrione che è stato fecondato mentre la placenta si inizierà a formare intorno a 8 o 9 giorni dopo, terminando intorno al 12° giorno. Fra il decimo e il quattordicesimo giorno si può diagnosticare la gravidanza mediante una palpazione trans-addominale antero-posteriore, per verificare la presenza dei vari feti i quali misurano tra 10 e 15 millimetri. La palpazione va fatta da mani esperte, poiché non è difficile provocare un aborto. Se ci si accorge che la femmina è vuota, si può far accoppiare con il maschio immediatamente. Se invece è gravida verso il 26° o 27° giorno si metterà il nido nella gabbia sul cui fondo ci sarà paglia o truciolo su cui la fattrice depositerà il pelo che strapperà dal corpo. Esso ha la funzione di mantenere calda la temperatura dentro il nido. E’ opportuno evitare che la femmina vada al nido prima che partorisca poiché potrebbe non riconoscerlo più come tale e sporcarlo con feci o urine.

Il Parto dei Conigli

Il parto poi è un momento bellissimo ma molto delicato poiché il coniglio femmina ha la necessità di avere molta tranquillità intorno a sé: in genere accade nelle ore notturne oppure nelle prime ore della mattina.

Se non ci sono complicazioni complessivamente in un’ora al massimo i feti saranno tutti stati partoriti, poi puliti, allattati e anche ricoperti subito con il pelo. Nel momento della loro nascita i piccoli dei conigli sono del tutti inetti e sono anche sordi, glabri e ciechi. I loro occhi si apriranno solo verso l’ottavo o il decimo giorno dalla nascita. Subito dopo che è avvenuto il parto è opportuno verificare il numero esatto dei piccoli; quindi conviene eliminare quelli eventualmente morti al fine di evitare che, per il cattivo odore, la femmina possa rifiutare l’intera nidiata.

L’adozione dei conigli è in genere una pratica che è molto diffusa e prevede uno spostamento dei coniglietti da una coniglia a un’altra fattrice in maniera tale da poter pareggiare le loro nidiate e quindi renderle omogenee sia per numero che per dimensione.

Dopo che è avvenuto il parto la femmina non presta subito molte cure alla propria prole: le allatta solo un paio di volte al giorno e le ricopre con il proprio pelo quando è finita la fase di allattamento. Per questa ragione è una pratica comune fare un allattamento programmato, cioè consentire alla femmina di accedere al nido soltanto una volta ogni giorno, in genere durante la mattina. Molti dei nidi hanno anche un piccolo sportello che si lascia chiuso durante la giornata e viene aperto solo quando è il momento in cui la femmina deve allattare i piccoli. Viene richiuso qualche minuto dopo.

In questa maniera si può evitare che la femmina possa entrare nel nido e possa schiacciare con il suo peso i piccoli appena nati che sono inermi e delicati. Inoltre consente all’allevatore di poter controllare che i piccoli non escano dal loro nido. Infatti soprattutto nei primi 7 o 8 giorni, essi non sarebbero capaci assolutamente di rientrare nel nido e la mamma certamente non potrebbe riuscire ad aiutarli. Lo svezzamento dei cuccioli poi, avviene tra i 28 e i 35 giorni dalla nascita, togliendo i piccoli e mettendoli in una gabbia diversa.

L’Accoppiamento tra Conigli in Casa

Nel caso ad accoppiarsi sia una femmina in casa il procedimento, almeno da parte dell’uomo, è leggermente diverso.

Per il corteggiamento e l’accoppiamento è preferibile lasciarli liberi in tutta la casa affinché avvenga in modo naturale. Dopo occorre rimettere la fattrice nella propria gabbia, possibilmente lontana da eventuali altri conigli e anche dal maschio, per lasciarla stare tranquilla.

Dopo 15 giorni la coniglietta inizierà a costruire il nido, aggiungendo a paglia e fieno il pelo che strapperà dal ventre anche per liberare i suoi capezzoli. È importante per la salute dei cuccioli: i feromoni nel pelo attirano la coniglietta nel nido e la spingono a curare i cuccioli.

Durante la gravidanza è opportuno non prenderla in braccio e non spostare la gabbia finché non avviene lo svezzamento: si deve posizionare in un posto tranquillo, senza rumori, lontano dalle fonti di calore e da eventuali correnti fredde.

Dopo il parto è la mamma che pensa a tutto: noi possiamo lavarci le mani con sapone senza profumo e, dopo aver fatto uscire la madre dal nido, possiamo osservare i cuccioli e controllare che sia tutto a posto.

La Sterilizzazione dei Conigli

sterillizzazione coniglio nano

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La sterilizzazione può essere eseguita indicativamente, a partire dai 4 mesi per il maschio e dai 6 mesi per le femmine. Sterilizzare il proprio coniglio quando è molto giovane è sempre la migliore scelta, ma la sterilizzazione può essere eseguita anche sui conigli adulti.

Il tipo di intervento per la sterilizzazione è ovviamente diverso a seconda che si tratti di un coniglio maschio o femmina. È comunque una operazione chirurgica che deve essere eseguita da un veterinario, al fine di ridurre eventuali rischi.

Nel maschio è sicuramente meno invasivo, perché vengono asportati solo i testicoli. Il periodo post operatorio è semplice: le sacche contenenti i testicoli tendono a gonfiarsi un po’, ma poi si sgonfiano e spariscono del tutto. Subito dopo l’operazione il coniglio si riprende in fretta; occorre solo controllare che riprenda a mangiare e che inizi a fare feci e pipì. In caso contrario conviene correre dal veterinario. Dopo l’operazione per le tre settimane successive, il maschio resta fertile.

Per la femmina l’intervento è più invasivo e lungo, perché devono essere asportati organi interni. Si possono fare due tipi di operazione.

L’ovarioisterectomia è consigliata sia per coniglie giovani ma sopratutto per femmine adulte. L’intervento consiste nell’asportare sia ovaie che utero mediante una incisione sulla pancia. Permette di prevenire futuri tumori dell’apparato riproduttivo.

Nell’ovariectomia invece vengono asportate soltanto le ovaie. L’operazione è più veloce e semplice e si fa nelle coniglie giovani, non oltre gli otto anni. Con il tempo l’utero si atrofizza e non è più soggetto a infezioni.

Dopo l’operazione la femmina si sveglia subito ma resta un po’ apatica anche per un intero giorno. Bisogna metterla in un posto tranquillo, magari entro uno spazio ristretto, almeno durante il primo giorno, in modo che eviti di saltare o correre. Bisogna sempre lasciarle a disposizione sia acqua che fieno. Occorre controllare che riprenda a mangiare e che faccia le feci e la pipì entro 12-24 ore. È bene controllare la ferita tutti i giorni e fare attenzione che non strappi i punti.

In ogni caso il veterinario prescrive una terapia antibiotica per alcuni giorni ed eventualmente anche una antidolorifica.